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    Inbound e Outbound Marketing: cosa sono?

    Inbound e Outbound Marketing: cosa sono?

    Eccoci alla seconda lezione di “Marketing for Dummies”: la prima vi è piaciuta? Se vi è sfuggita, ecco il link dove leggerla e fare un veloce ripasso: https://www.yourbusinesscoach.it/2022/07/31/marketing-for-dummies-1-lezione/

    Allora riprendiamo da dove avevamo terminato la scorsa volta.

    Dovevate cercare un vestito da cerimonia per il matrimonio della vostra amica e lo avete comprato on line e per l’azienda siete diventati un nuovo cliente: come è riuscita l’azienda a farsi trovare da voi e come farà a fidelizzarvi?

    Ecco entrare in scena i magici INBOUND MARKETING OUTBOUND MARKETING!

    La regola generale da tenere a mente è che con l’inbound otterrete traffico organico, ossia gratis mentre con l’outbound tramite pagamento di campagne: facile no?

    Ma vediamo meglio nel dettaglio…

    COSA SIGNIFICA FARE INBOUND MARKETING

    Inbound marketing altro non è che tutte le tecniche e modi per farvi conoscere dal pubblico e per invogliarlo a diventare (e rimanere) vostro cliente. I mezzi utilizzati sono vari, ma primi tra tutti spunta lui, l’altro ormai super famoso Content Marketing : chi è costui?

    Content marketing è il termine che rappresenta la creazione e condivisione di materiale on line per generare interesse verso la vostra attività: ossia?

    Beh, in poche parole tutti i contenuti che andrete a pubblicare sul vostro sito, blog, sulle pagine social e tutti i canali che usate per attirare il vostro pubblico (anche le famose newsletter che ricevete dai siti fanno parte di una strategia marketing!). Una cosa importante da tenere a mente che l’inbound cammina a braccetto con la SEO  di cui dovrete imparare bene i trucchi del mestiere ; a tal riguardo, essendo un argomento molto vasto, vi consiglio per ora un manuale davvero ben fatto per iniziare a studiarlo in maniera seria e come applicare la SEO nel vostro content marketing: il titolo del libro è “SEO e Inbound Marketing” e potete acquistarlo qua https://amzn.to/44OQDs5

    Ma ritorniamo a noi! La traduzione letterale di SEO è Search Engine Optimization, ossia ottimizzare il proprio sito per essere trovato tramite i motori di ricerca e ciò avviene grazie all’uso delle famose keywords, parole chiave, che dovrete usare ad hoc all’interno del vostro sito e contenuti.

    Quindi per avere una strategia inbound che spacca vi serve un ottimo Content Marketing + uso intelligente dei Social Media+ ottimizzazione in chiave SEO = BOOM! siete on line e potete attirare il giusto pubblico per i vostri prodotti.

    COSA SIGNIFICA OUTBOUND MARKETING

    Per quanto riguarda l’outbound marketing, il metodo più classico (e per chi dispone di notevoli budget) è tramite spot pubblicitari, campagne fotografiche etc… ma a livello digital si traduce principalmente con la parola SEM: Search Engine Marketing.

    Con la SEM voi andrete all’interno di vere e proprie aste dove, dietro pagamento, dovrete riuscire a piazzare il vostro sito nei primi posti dei risultati dei motori di ricerca ( lavoro non facile e che in genere necessita supporto di una persona competente nel campo). Altri metodi sono con le pubblicità display e banner, ma anche tramite le campagne a pagamento sui vari social media, che potete effettuare anche da soli (ma anche lì, documentatevi prima bene per non spendere soldi inutilmente e per effettuare sponsorizzazioni che vi frutteranno ).

    Chiaro ora il concetto?

    Ovviamente come l’outbound marketing non è obbligatorio per forza, l’inbound marketing risulta la parte vitale per qualsiasi forma di business a livello digitale o comunque sia è l’amico fedele dell’outbound senza il quale non otterrebbe il successo sperato.

    Avete le idee un pochino più chiare al riguardo?

    Un altro libro che vi voglio consigliare per farvi approfondire l’argomento, specie per quanto riguarda il B2B -ossia Business to Business- che il B2C -Business to Consumer- (che altro non sono che il risultato che si vuole ottenere con l’outbound marketing, ossia generare clienti) si chiama “Social Media Marketing, strategie tecniche per aziende B2B e B2C” e lo potete acquistare cliccando qui di seguito https://amzn.to/3OhYO9w

    Per oggi direi è tutto, segnatevi tutti termini e concetti nuovi che alla prossima lezione parleremo di…non ve lo dico, STAY TUNED!

    Claudia M.

  • MARKETING

    MARKETING FOR DUMMIES: 1 LEZIONE

    Marketing for Dummies: da un po’ di tempo che mi frullava nella mente l’idea di creare delle mini lezioni per chi volesse imparare i termini e i segreti del marketing et voilà, ecco fatto!

    Sia per chi è a digiuno della materia o per chi si avvicina da poco all’argomento, voglio aiutarvi a capire in modo pratico e con esempi facili i termini più in uso nel magico mondo del digital marketing.

    Quale modo migliore per iniziare un blog?

     Quindi direi di cominciare subito con la 1 lezione!

    LE 3 FASI DEL FUNNEL

    Voglio inaugurare questa rubrica con lui, il famoso e tanto temuto…(rullo di tamburi) FUNNEL!

    Alzi la mano chi ancora non ha capito cosa diavolo sia? Bene, vi vedo siete in tanti, ma No Panic!

    Allora questo “imbuto” (traduzione letterale dal termine inglese) altro non è che uno schema dei vari stadi della vostra strategia di marketing: converrete con me che assomiglia ai gironi dell’inferno di Dante, ma ha ben altre funzioni, ve lo assicuro! 

    Iniziamo col dire che ci sono 3 fasi all’interno: AWARENESS, CONSIDERATION e DECISION.

    Esaminando ora con calma, vedrete che è molto più semplice di quanto sembri e ogni stage è legato a dei segmenti specifici chiamati TOFUMOBU e BOFU (no, non sono cibi orientali:D).

    Partiamo col dire cosa significano:

    TOFU (Top of the Funnel) sta per la parte iniziale dell’imbuto dove vengono creati i contenuti  generali per attirare i visitatori;

    MOBU (Middle of the Funnel) la parte centrale dove gli utenti hanno già scoperto di che cosa hanno bisogno e sono attirati da voi nello specifico;

    -BOFU (Bottom of the Funnel) la parte finale, quella più strettache chiude il ciclo di vendita dove arrivano solo gli utenti che sono già interessati ai vostri prodotti e all’acquisto di essi.

    ESEMPIO PRATICO DI COME FUNZIONA UN FUNNEL

    Facciamo ora un esempio pratico per capire come funziona.

    Voglio comprare un bel vestito da cerimonia per il compleanno della mia amica, ma non ho il tempo per andarlo a cercare fisicamente nei negozi e quindi opto per la scelta del negozio on line.

    Ok e ora che cosa faccio? Inizio a fare una ricerca on line dei siti migliori di e-commerce (magari leggo le recensioni di altri utenti o chiedo consigli alle mie amiche).

    In questa fase dove mi trovo? Nello stage iniziale di Awareness, ossia io (il cliente) voglio fare una cernita dei siti e inizio la mia ricerca. Dall’altro lato ci sta l’azienda che per farsi trovare deve avere un negozio on line e una buona strategia di Inbound Marketing (di cui parleremo più avanti) per farsi trovare in rete: tutto chiaro?

    Bene, passiamo allora alla fase 2 ora, ossia Consideration.

    Qui, io cliente, entro in gioco in modo diretto ossia inizio a confrontare i prezzi dei vari siti, “spulcio” varie opzioni e se l’azienda è stata brava a creare un buon sito e una strategia ad hoc, non avrò problemi a trovare ciò che cerco ed essere catturata dal prodotto.

    Dopo ciò arriva la fase finale, ossia Decision, in cui faccio la mia scelta e clicco sul bel pulsante ‘COMPRA’ che per l’azienda equivale al magico suono di “BINGO! Un nuovo cliente!”.

    Perciò, in due parole riassumiamo così:

    TOFU altro non è che il magazzino di info in cui uno trova ciò che cerca e per farsi trovare è molto importante creare un qualcosa non solo valido, ma con un ottimo posizionamento SEO (altro termine da appuntarsi) ;

    MOBU è legato più alla strategia propria di contenuti e di come si riesce ad attirare l’attenzione dei clienti;

    BOFU è estremamente importante perché non solo uno diventa mio cliente, devo poi fare in modo che  continui ad esserlo e fidelizzarlo.

    Visto che è facile?

    Segnatevi poi questi termini che sentirete spesso e di cui è importante saperne il significato:

    -Buyer Persona: altro non è che il probabile cliente;

    Lead: se il cliente è interessato al mio prodotto allora si parla di generare lead;

    Conversione: l’azione che si desideri il cliente faccia (in questo caso l’acquisto di un prodotto).

    Direi come prima lezione abbiamo imparato un po’ di cose interessanti e vi anticipo già nel prossimo post parleremo di Inbound & Outbound Marketing e di SEO (carta e penna please!).

    Come dire in questi casi?

    STAY TUNED!

    Claudia Modigliano